Repubblica di Macedonia, un Paese in cerca d’identita’

skopje

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Il confine tra Pogradec e Ohrid non é certo il tipico confine tra Stati Europei: si trova praticamente in mezzo al nulla e non esiste trasporto pubblico tra le due cittá, quindi devi farti mollare al confine Albanese e farti almeno un chilometro a piedi nella terra di nessuno e altri due fino al famoso Monastero di Sveti Naum dove c’é una fermata dell’autobus. Ho ovviamente tentato l’autostop ma nessuna delle tre macchine passate nel frattempo mi ha preso. Entrando in Macedonia si ha davvero l’impressione di varcare i confini dell’Europa dell’Est e di arrivare in un paese dell’ex blocco Sovietico: ci sono in giro molte Yugo rosse, Lada e Zastava, le insegne sono tutte in cirillico ( che tra l’altro fu inventato proprio in Macedonia ), i visi delle persone hanno i classici lineamenti duri dei popoli slavi, sulle colline troneggiano antichi monasteri cristiano-ortodossi. La Macedonia riuscí a separarsi dalla ex Yugoslavia senza dover combattere, ma comunque é rimasto un paese culturalmente molto vicino alla Serbia, alla Bulgaria e in generale ai Paesi dell’ex URSS. In realtá per poter entrare tra i paesi Onu ha dovuto adottare il nome di FYROM ( Former Yugoslavia Republic of Macedonia ) perché gli eterni nemici Greci sostengono da sempre che c’é una sola Macedonia ed é quella in territorio Greco. Ma chi sono i Macedoni di oggi? Sono realmente i discendenti di quelli dei tempi antichi?  Non e’ facile stabilirlo, visto che ci sono molte controversie tra l’attuale Repubblica di Macedonia e gli Stati vicini, ma e’ abbastanza probabile che la maggior parte siano popolazioni slave che si stabilirono nella zona in epoche molto successive. In ogni caso la “guerra fredda” tra Greci e Macedoni continua anche oggi, con al centro delle discussioni la candidatura della Macedonia per l’UE osteggiata dai Greci ( per fermare la candidatura di uno Stato basta il veto di uno solo dei Paesi membri dell’Unione ). Pare che anche l’enorme statua di Alessandro Magno che troneggia da un paio d’anni sulla Macedonia Square ( tra l’altro forgiata in Italia ) a Skopje sia una chiara provocazione alla Grecia, perché c’é un’aspra controversia anche sulle origini del grande condottiero, che sicuramente era Macedone e non Greco ma che nacque nel nord dell’attuale Grecia. Madre Teresa di Calcutta invece era proprio di Skopje, di etnia Albanese: la sua casa si trova vicino alla piazza principale e oggi é un santuario molto frequentato da turisti e locali. Ovviamente non manca una bella statua in bronzo della Santa.

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statua di alessandro

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statua di madre teresa

Ohrid é proprio deliziosa, anche se la cittá vecchia non é cosí bella come quelle della costa Dalmata. Peró qui c’é un romantico lago, un teatro greco, un’antica fortezza, delle rovine di una delle prime chiese cristiane, interessanti basiliche medievali e un monastero dannatamente fotogenico. Tutto questo basta e avanza per considerare Ohrid la piú bella cittá della Macedonia e una delle piú affascinanti dei Balcani. E’ il classico posto dove ci si ferma piú del previsto e dal quale si parte malvolentieri. L’atmosfera é molto rilassata, la gente si gode la splendida vista sul lago dai molti caffé e ristoranti sulla riva e il bel sole autunnale. Ci sono pochissimi turisti e quasi tutti i siti sono semideserti, cosí come le belle stradine in lastricato della cittá vecchia. Ohrid ha almeno 2500 anni di storia e malgrado la maggior parte dei monumenti e degli edifici storici sia di origine medievale si ha la netta sensazione di trovarsi in una cittá abitata da millenni.

ohrid

ohrid, il teatro greco

ohrid

ohrid

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Anche Skopje, la capitale, é una cittá antichissima, ma terremoti devastanti e guerre hanno quasi cancellato ogni traccia del suo glorioso passato. Vari conquistatori fin dai tempi dell’Impero Romano l’hanno completamente rasa al suolo: nel diciasettesimo secolo era una delle piú belle cittá dell’Impero Ottomano, con oltre 100 moschee, bagni turchi, caravanserragli e un bazaar simile a quello di Istanbul, ma i conquistatori Austriaci pur lodandone la straordinaria bellezza la ridussero ad un cumulo di macerie. Dopo l’ultimo devastante terremoto nel 1963 ci sono stati vari tentativi di ricostruire completamente la cittá ( tra questi il folle progetto dell’architetto giapponese Kenzo Tange ), l’ultimo dei quali é l’attuale faraonico progetto che dovrebbe essere ultimato nel 2014. Questa mega-ricostruzione é un tripudio di statue di ogni possibile forma e dimensione, di edifici in vari stili dal neoclassico all’asburgico, schermi giganti e improbabili monumenti ( c’é perfino un arco di trionfo ). Tutto ció lascia il viaggiatore straniero alquanto perplesso: la cittá sembra comunque avere un certo fascino, anche se non si puó negare che sia un pastrocchio kitsch. C’é comunque la parte vecchia ottomana che pur non avendo monumenti di grandissimo valore ( almeno nel contesto Europeo ) puó vantare un bel bazaar, qualche caravanserraglio, un paio di bagni turchi e alcune moschee medievali. C’é anche un museo molto ben curato e originale dedicato all’olocausto degli ebrei Macedoni, che descrive la triste storia di questa comunitá che fu completamente cancellata nel campo di concentramento di Treblinka.

skopje

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