“ilha”

ilha de moçambique

ilha de moçambique

Beira, Moçambique

Cosa dire di questa isola, se non che è un posto veramente strano e singolare? Da quello che avevo letto mi aspettavo qualcosa come la Stone Town di Zanzibar ( anche qui la parte vecchia si chiama così ) ma invece mi ritrovo in un’ isola solo in parte abitata e dove l’antica capitale del Mozambico famosa per gli scambi commerciali tra l´Africa, l´India e il Medio Oriente e´diventata una citta´ fantasma, che solo in questo ultimo periodo qualcuno sta cercando di far rivivere attirando i turisti.

Arrivo di domenica a mezzogiorno e non c´e´ in giro nessuno, l´atmosfera e lo stile delle abitazioni ricordano molto quelle di alcune citta´ sudamericane, e mi chiedo se sono veramente in Africa, nell´Oceano Indiano, e non al di la´ dell´Atlantico. L´isola si trova all´interno di un´ampia, spettacolare baia ed e´ collegata alla terraferma da un lungo ponte. Arrivando con il lento chapa si puo´ apprezzare la straordinaria bellezza del luogo e i fantastici colori delle acque cristalline dell´oceano. Un tipo sul minibus si offre di aiutarmi a trovare la pensao, ma invece mi fa scendere un chilometro prima vicino alla Casa de Luis ( dove probabilmente prendeva una commissione ), troppo cara per il mio budget. Mi tocca quindi farmi un bel pezzo a piedi con lo zaino sotto un sole quasi insopportabile e arrivo stremato alla Casa de Dona Kero, una simpatica donna sulla cinquantina che gestisce questa guesthouse molto “familiare”. Questi sono i posti che preferisco, ti senti come se fossi a casa tua, la gente e´ simpatica ma non invadente.

ilha de moçambique

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Nei due giorni successivi vado alla scoperta dell´isola, che si puo´ girare tranquillamente a piedi, visto che e´ lunga solo 3 chilometri e larga tra i 3 e i 500 metri. In alcuni punti si puo´ vedere il mare in entrambe le direzioni tra le case. L´isola ( che qui chiamano affettuosamente solo “ilha” ) e´ divisa in due parti ben distinte: la “Cidade de Pedra” portoghese e la Macuti Town africana. Inizialmente questa parte “nera” era solo un piccolo villaggio nato dopo l´abolizione della schiavitu´ nella meta´ dell´ottocento, ma durante la recente guerra civile molti si rifugiarono qui e oggi e´ una vera e propria citta´ che conta qualche migliaio di abitanti. Direi che questa parte si puo´ anche evitare, e´ uno “slum” di capanne piuttosto sporco e maleodorante dove il bianco che va a curiosare o a far foto non credo sia molto ben accetto, malgrado la gente dell´isola sia in genere molto cordiale e amichevole. Al di la´ dei pescatori non vedo gente lavorare, anzi la maggior parte delle persone passano gran parte del giorno sdraiati all´ombra. Le donne si dilettano a farsi le treccine, che qui in Mozambico sono ancora piu´ estreme di quelle della Tanzania e del Malawi, in alcuni casi direi che sono quasi “punk”. Vedo invece molta gente andare a scuola, anche adulti, e alle ore piu´ impensabili ( tipo alle 6 di mattina ).

Stone town invece e´ bellissima e in realta´ non e´ del tutto disabitata come mi era sembrata inizialmente. Ci sono diverse famiglie che hanno occupato anche vecchi edifici pubblici, perfino il tribunale. C´e´ un interessante museo ( con guide simpatiche e competenti che non chiedono la mancia alla fine ), 3 o 4 ristoranti per turisti ( uno mi pare gestito da un italiano ), qualche pensao, una farmacia, qualche scuola e un negozio di souvenir. Pero´se si cammina tra le strette stradine della citta´ nelle ore centrali della giornata sembra davvero una “ghost town” sudamericana. I colori sono bellissimi: sia delle case, sia dei vestiti delle donne, sia del mare. Ci sono un paio di ragazzi che vendono mappe e collanine e qualche bambino che prova a mendicare qualcosa, ma direi che l´isola si puo´ considerare ancora “hassle free”.

ilha de moçambique

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Ilha de Moçambique si prende la palma del posto piu´ caldo dove sono stato in questo viaggio in Africa, batte anche Mfangano e Dar es Salaam che mi erano sembrate all´epoca infernali. La temperatura non credo sia altissima ma c´e´ una cappa di umidita´insopportabile e per gran parte del giorno il tuo unico pensiero e´ bere, non importa cosa, l´importante e´ che sia gelata ( fredda gia´ non va bene ). Dormire senza il ventilatore e´ una cosa fuori discussione, una specie di tortura. Quando esci fai dieci passi e sei gia´ stanco, quindi e´comprensibile che qui i lavori pesanti siano una rarita´.

Mi e´ piaciuta molto quest´isola, sono veramente contento di aver cambiato i miei piani ed essere venuto qui. E´ un posto unico al mondo ( nel 1993 e´ stata anche dichiarata patrimonio mondiale dell´umanita´ ), ancora relativamente “vergine” dal punto di vista turistico, dove si possono spendere molti giorni oziosi, sedendosi ogni tanto su di una panchina sul lungomare immaginando i tempi del dominio portoghese, con le caravelle ancorate al largo pronte a partire per Goa…

ilha de moçambique

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info utili

Minibus da Nampula a Ilha, 100 mts, 3 ore. A Ilha mi sono fermato alla Casa de Dona Kero vicino al Mercado e al tempio indu’, 250 mc. A Nampula mi sono fermato in un “residencial” apparentemente senza nome sulla main road, carissimo per quello che offriva, 600 mc.

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